Patriarca di Venezia
Mons. Francesco Moraglia
PRESIDENTE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE TRIVENETA
METROPOLITA DELLA PROVINCIA ECCLESIASTICA VENETA
ABATE COMMENDATARIO PERPETUO DEI Ss. MARIA ASSUNTA, DONATO M. E CIPRIANO V. M. DI MURANO
Consultore della Congregazione per il Clero
Membro del Consiglio Internazionale per la Catechesi
Membro del Consiglio Episcopale Permanente della CEI
Biografia
Mons. Francesco Moraglia è nato a Genova il 25 maggio 1953 ed è stato ordinato presbitero il 29 giugno 1977; è dottore in Teologia Dogmatica.
Nel biennio 1977-1979 ha svolto le funzioni di educatore e accompagnatore dei teologi (III-IV-V teologia) presso il Seminario Arcivescovile Maggiore; conseguita la Licenza, ha iniziato nel 1979 l’insegnamento presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, sezione del Seminario Arcivescovile di Genova; in pari tempo (1979) veniva nominato viceparroco in una parrocchia del centro cittadino, incarico che ha conservato fino al 1988; nel 1981 ha conseguito il dottorato in teologia dogmatica; nel 1986 ha iniziato la docenza presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose Ligure, dapprima come insegnante di teologia dogmatica fondamentale, in seguito anche come docente di teologia sacramentaria; dal 1994 al 2007 è stato preside del medesimo Istituto; dall’anno accademico 1989 al 2007 è stato docente presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, sezione del Seminario di Genova, di cristologia, antropologia, sacramentaria (Eucaristia, penitenza, ordine); dal 1990 al 2007 è stato assistente diocesano del MEIC e ha diretto il Centro Studi Didascaleion (corsi annuali monografici di filosofia, teologia e spiritualità, rivolti soprattutto ai laici).
Terminato il ministero di viceparroco, ha svolto dal 1990 al 2007 quello di Cappellano della Clinica Villa Serena, al servizio dei degenti e della Comunità delle suore impegnate in tale struttura; insieme a questo ministero, la domenica ha svolto quello di aiuto pastorale in una grande parrocchia del centro cittadino; dal 1995 al 2007 è stato presidente della Commissione Diocesana per i problemi pastorali dei movimenti religiosi alternativi e delle sette; dal 1996 al 2007 è stato direttore dell’Ufficio Diocesano per la Cultura e l’Università e cooptato nel Consiglio Presbiterale Diocesano come membro di nomina arcivescovile; nel 2001 è stato eletto nel Consiglio Presbiterale Diocesano e dall’Arcivescovo è stato annoverato tra i Consultori Diocesani; dal 2002 al 2007 è stato docente di storia della teologia presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, sezione del Seminario di Genova. Dal 2003 è Consultore della Congregazione Vaticana per il Clero. Dal 2004 al 2007 è stato canonico effettivo del Capitolo della Chiesa Metropolitana (Cattedrale di San Lorenzo).
Il 6 dicembre 2007 è stato eletto alla sede vescovile della Spezia-Sarzana-Brugnato, ed ha ricevuto l’ordinazione episcopale il 3 febbraio 2008, nella Cattedrale di Genova, dal Cardinale Arcivescovo Angelo Bagnasco. Il 1° marzo dello stesso anno ha preso canonico possesso della diocesi.
Il 23 aprile 2010 è stato nominato – con decreto del presidente della Cei Cardinale Angelo Bagnasco – presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Comunicazione e Cultura (incarico che ha mantenuto fino al 2013).
Il Santo Padre Benedetto XVI lo ha nominato Patriarca di Venezia il 31 gennaio 2012 e il 25 marzo 2012 ha iniziato il ministero episcopale nel Patriarcato. Nel maggio dello stesso anno viene eletto Presidente della Conferenza Episcopale Triveneto. Nel 2012 ha partecipato, come padre sinodale, alla XIII Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi sulla nuova evangelizzazione. E’ attualmente membro del Consiglio internazionale per la Catechesi e membro del Consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana.
Lo stemma patriarcale
“D’azzurro alla muraglia d’argento, mattonata di nero, merlata di cinque alla guelfa, con il primo e l’ultimo merlo combacianti con i fianchi; essa muraglia aperta d’oro e sostenuta dal mare di azzurro ondato d’argento, movente dalla punta e caricato di un ancora di nero in banda, a tre uncini e con la gomena di rosso, il tutto sormontato da una stella di otto raggi d’oro; al capo patriarcale di Venezia: d’argento al leone passante, alato e nimbato, tenente con la zampa anteriore destra il libro aperto recante le parole nella prima facciata, in quattro righe, PAX TIBI MARCE, nella seconda facciata, similmente in quattro righe, EVANGELISTA MEUS, il tutto al naturale, con la scritta in lettere maiuscole romane di nero.
Lo scudo, accollato ad una croce astile patriarcale d’oro, trifogliata, posta in palo, è timbrato da un cappello con cordoni e nappe di verde.
Le nappe, in numero di trenta, sono disposte quindici per parte, in cinque ordini di 1, 2, 3, 4, 5.
Sotto la scudo, accollato con il pallio, nella lista bifida e svolazzante d’argento, il motto in lettere maiuscole di nero: “CUM MARIA MATRE IESU”.
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