Storia della chiesa
Nei primi anni '50 don Armando Berna vede concretizzare il suo progetto coltivato sin dal suo ingresso come curato nella zona di Ca'Emiliani nel lontano 1937.
Molte volte si commenta negativamente questa fabbrica, considerata di dimensioni esagerate, ma se si risale agli anni '50, quando fu iniziata la costruzione, si riscontra che il territorio della Parrocchia comprendeva anche quello sul quale attualmente si estende la Parrocchia di S.Pio X.
La popolazione era di circa 7.500 abitanti e contrariamente alle previsioni, col tempo gli abitanti diminuiscono di numero tanto che nel 1975 sono circa 5.000, nel 1985 sono circa 3.500, nel 1992 sono 2.450 e nel 1995 sono 2.300.
E' la prima chiesa dedicata in Italia a Gesù Lavoratore.
Il progetto
Progettato da Angelo Scattolin, l'edificio in mattoni a vista si presenta a pianta a croce greca con cappelle absidate e pronao d'accesso a tutt'altezza.
In un documento redatto dall'ing. Scattolin il 15 1uglio 1953, si descrive così il progetto: ...Per quanto riguarda. l'aspotto architettonico dell'edificio sono stati adottati criteri di grande semplicità nello svolgimonto del tema, postosi dal progettista, di foirti masse chiaroscurali atte a prevalore su quelle delle attigue fabbriche indduotriali e civili ... La, chiesa è progettata ad unica navata della superficie utlie di mq. 450 (mt. 30 x 15). L'ingresso princlpale è preceduto da un porticato e sono provisti altresì due ingressi 1aterali anche ìn considerazione della sistemazione urbamistica della zona...
L'inaugurazione
L'impegno si conclude il 1° maggio 1954 alla presenza del Card. Angelo Roncalli, Patriarca di Venezia e futuro Papa Giovanni XXIII, che apre la chiesa al culto con una solenne benedizione, davanti alla gran moltitudine di persone accorse per festeggiare l'avvenimento.
L'edificio
L'edificio presenta l'esterno in mattoni a vista; la facciata è a capanna, dominata da tre alte arcate che costituiscono l'ingresso al portico. I fianchi sono caratterizzati dalle absidi semicircolari delle tre cappelle laterali, alternate a finestroni ad arco. la parte terminale dell'edificio, che ospita il presbiterio, è contenuta entro un torrione a pianta quadrata ritmato da nicchie ad arco che nell'ultimo ordine sono aperte a finestra. L'interno, intonacato, è a navata unica con soffitto piano; le pareti sono scandite da pilastri e da specchiature alternate alle grandi vetrate; mentre nella parte inferiore si aprono le cappelle laterali. Il presbiterio è a pianta quadrata.