Vandali alla chiesa di S. Pio X a Marghera, fatta a pezzi la statua della Madonna della Divina Provvidenza
Notizie - 23 novembre 2024
La statua della Madonna della Divina Provvidenza della chiesa di S. Pio X fatta a pezzi. Marghera si è svegliata così, ieri mattina: nella notte tra giovedì, solennità della Madonna della Salute, e venerdì qualche balordo ha spostato la statua di gesso che si trovava su una mensola posta sulla facciata della chiesa di via Nicolodi e l’ha frantumata, sparpagliandone i cocci sull’aiuola di fronte. «Un’azione che ferisce non solo i sentimenti del popolo cristiano - commenta il patriarca Francesco Moraglia -, ma la stessa comunità civile di Marghera. La coincidenza di tale atto non può sfuggire».
La notizia del gesto, in poche ore, ha fatto il giro di Marghera e della città, suscitando indignazione e rabbia. Dolore e tristezza sono stati espressi da don Filippo Benetazzo, da due anni parroco della collaborazione pastorale che riunisce la comunità di S.
Pio X, retta dalla Congregazione don Orione, e quella di Gesù Lavoratore a Ca’ Emiliani. Lui ha organizzato, per il tardo pomeriggio di ieri, la recita di un rosario in chiesa come “atto di riparazione” e una novena alla Madonna che culminerà con la messa domenica 1 dicembre che aprirà le settimane di avvento. «Qualcuno – commenta, addolorato, don Filippo - ha sfogato la propria rabbia su questo simbolo sacro che era stato posto sulla facciata della chiesa nel 2016. Ho pensato di raccogliere i frammenti della statua e di collocarli in chiesa, invitando la comunità a stringersi in preghiera». È a don Filippo che Francesco Moraglia si è rivolto con una lettera per esprimere la sua tristezza, ma anche la sua vicinanza e preghiera, confidando che «il capitello torni ad essere luogo di venerazione mariana per gli abitanti della zona, continuando ad essere segno di pace e speranza».
Sarà difficile per le forze dell’ordine risalire al responsabile della distruzione della statua della Madonna: sul piazzale della chiesa non esistono telecamere di videosorveglianza. «Non abbiamo elementi che ci facciano risalire all’autore di questo atto e non possiamo in alcun modo ipotizzare chi ne sia il responsabile. Nelle nostre comunità – continua don Filippo - non si sono mai registrati episodi di intolleranza religiosa da parte dei molti immigrati che vivono qui. Anzi».
Anche don Mauro Haglich, vicario delle otto parrocchie di Marghera, ha espresso “dolore e rammarico per il gesto di grande
spregio”. «La mancanza di rispetto verso il sacro rivela probabilmente una sofferenza – sottolinea don Mauro a nome dei parroci di Marghera -. Se l’autore o gli autori di questo gesto volessero incontraci per affrontare le difficoltà che hanno motivato questo gesto, siamo favorevolmente disponibili». Purtroppo per Marghera non è la prima volta: nel novembre di quattro anni fa anche la statua della Beata Vergine in piazzale Giovannacci era stata profanata da un palestinese mentalmente instabile. In vari post, subito accolti da reazioni positive, le pagine Facebook “Margherini Doc” e “Buongiorno Marghera!” hanno già lanciato iniziative per ricostruire (ma sarà difficile) o acquistare una nuova statua della Madonna.
Fonte: Giacinta Gimma, Il Gazzettino di Venezia 23/11/2024