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L'Unzione degli infermi

L'Unzione degli infermi
Notizie - 21 maggio 2023
Il Sacramento dell’Unzione degli infermi ci permette di toccare con mano la compassione di Dio per l’uomo. In passato veniva chiamato “Estrema unzione”, perché era inteso come conforto spirituale nell’imminenza della morte. Parlare invece di “Unzione degli infermi” ci aiuta ad allargare lo sguardo all’esperienza della malattia e della sofferenza, nell’orizzonte della misericordia di Dio.
Ci aiuta la parabola del «buon samaritano» (Lc 10,30-35): ogni volta che celebriamo tale Sacramento, il Signore Gesù, nella persona del sacerdote, si fa vicino a chi soffre ed è gravemente malato, o anziano.
Il buon samaritano si prende cura dell’uomo sofferente versando sulle sue ferite olio e vino: l’olio viene benedetto dal Vescovo nella Messa crismale del Giovedì Santo proprio in vista dell’Unzione degli infermi; Il vino, invece, è segno dell’amore e della grazia di Cristo che scaturiscono dal dono della sua vita per noi. “Infine, la persona sofferente viene affidata a un albergatore, affinché possa continuare a prendersi cura di lei, senza badare a spese. Ora, chi è questo albergatore? È la Chiesa, la comunità cristiana, siamo noi, ai quali ogni giorno il Signore Gesù affida coloro che sono afflitti, nel corpo e nello spirito, perché possiamo continuare a riversare su di loro, senza misura, tutta la sua misericordia e la salvezza” (Papa Francesco).
L'Unzione degli infermi non è perciò il sacramento soltanto di coloro che sono in fin di vita. Lo stesso fedele lo può ricevere anche altre volte, magari per l’anzianità o quando si verifica un aggravarsi della malattia oppure quando gli capita un'altra malattia grave.

La più antica testimonianza di questo sacramento si ha nella lettera dell’apostolo Giacomo (5,14-15): ”Chi è malato, chiami a sé i presbiteri della Chiesa e preghino su di lui, dopo averlo unto con olio, nel nome del Signore. E la preghiera fatta con fede salverà il malato: il Signore lo rialzerà e se ha commesso peccati, gli saranno perdonati”.
MINISTRI: sacerdote
MATERIA: unzione della fronte e delle mani con l’OLIO DEGLI INFERMI
FORMA: “Per questa santa unzione e la sua piissima misericordia, ti aiuti il Signore con la grazia dello Spirito Santo. E liberandoti dai peccati ti salvi, e nella sua bontà ti sollevi”.
La celebrazione di questo Sacramento consiste essenzialmente nell' Unzione con l'olio, benedetto dal Vescovo, sulla fronte e sulle mani del malato, accompagnata dalla preghiera del sacerdote, che implora la grazia speciale di questo sacramento.
Esso conferisce una grazia particolare, che unisce più intimamente il malato alla Passione di Cristo, per il suo bene e per quello di tutta la Chiesa, donandogli conforto, pace, coraggio, e anche il perdono dei peccati, se il malato non ha potuto confessarsi.