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Battesimo di Gesù, bagno di speranza

Articoli - 10 gennaio 2010
Per vivere nella verità
Siamo giunti al termine delle grandi feste per il Natale del Signore. Sento forte nel cuore il bisogno di dire a tutti un sincero e sereno grazie. Ho potuto vedere durante queste giornate cariche di mistero e preghiera, ma anche si gioia di riconoscerci comunità in cammino, l'amore verso questa comunità testimoniato dall'impegno di tanti di voi nel preparare, pulire, curare la chiesa per le belle e grandi liturgie che abbiamo vissuto assieme; nella bella sorpresa che il nostro coro ci ha fatto con i due momenti di concerto/veglia e nell'animazione delle celebrazioni eucaristiche; nella gioia dello stare assieme per festeggiare preparando alla perfezione il nostro patronato; nella preghiera che tanti hanno voluto innalzare al Buon Dio per il bene di tutti. Questi sono segni non scontati, ma importanti per crescere nella stima tra noi e nella fede in Gesù: già anche in questa perché è stando assieme che possiamo vivere con più verità il nostro essere di Cristo, perché ci confrontiamo con l'altro e da questo emerge con forte verità chi ognuno di noi è!
La festa odierna del Battesimo di Gesù lo ricorda molto bene. Come tutti gli altri, anche Lui si mette in fila per ricevere il battesimo dal Battista, un battesimo per la remissione dei peccati...di cui Gesù non ne aveva certo bisogno. Ma è così che Dio sceglie di farsi prossimo all'uomo entrando in relazione con lui, dialogando assieme per aiutarci a capire chi è Dio, a vedere il suo volto misericordioso, per ridare ogni giorno a ciascuno di noi la possibilità di rialzarsi dai nostri limiti, dalle nostre pochezze, dai nostri sbagli, dal peccato e prendere il largo perché ciascuna persona è un prodigio di Dio.
Il ritorno alla normalità prima di incontrare il tempo della Quaresima sia segnato proprio da questa voglia di incontrarci, di passare del tempo assieme per conoscerci di più e capire che questo Dio che il Natale ci ha fatto incontrare a Betlemme non può e non deve essere solo un pretesto per stare in patronato o in campo da calcetto, ma deve essere la persona che dà qualità e verità alle nostre relazioni, che ci aiuta ad ascoltarci in modo sereno e sincero, a volerci bene per quello che siamo.
Ancora un grazie a tutti e avanti, lieti nella speranza!
Fonte: www.chiesacattolica.it