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Gesù non racconta la fine del mondo, ma il senso della storia

Articoli - 17 novembre 2024
Carissimi,
ci avviciniamo alla fine dell’anno liturgico e la Parola di Dio di questa Domenica ci presenta dei testi appartenenti al genere apocalittico: «In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte». Questo discorso di Gesù non racconta la fine del mondo, ma il senso della storia.
Anche ai nostri giorni non mancano calamità naturali e morali, guerre e ingiustizie, momenti negativi e difficili da affrontare. Spesso si ha l’impressione che il male vinca e il bene perda. Il Signore, però, ci ricorda che tutto passa; soltanto Lui resta: «Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno». La sua Parola rimane come luce che guida e illumina i nostri passi, ci rincuora e sostiene nelle fatiche.
Noi non attendiamo un tempo o un luogo, ma andiamo incontro a una persona: Gesù, fiduciosi perché Egli ha vinto il mondo ed è il Signore della storia! Pertanto, “il problema non è ‘quando’ accadranno i segni premonitori degli ultimi tempi, ma il farsi trovare pronti all’incontro. E non si tratta nemmeno di sapere ‘come’ avverranno queste cose, ma ‘come’ dobbiamo comportarci, oggi, nell’attesa di esse” (papa Francesco). Viviamo bene il presente, con serenità e fiducia in Dio, così costruiremo davvero un futuro migliore.
Buona domenica.
don Filippo, don Luciano, don Dan e don Henrique