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Domenica 11 febbraio, XXXII Giornata Mondiale del Malato

Articoli - 11 febbraio 2024
Messaggio del Santo Padre Francesco
«Non è bene che l’uomo sia solo» (Gen 2,18). Curare il malato curando le relazioni.
Fin dal principio, Dio, che è amore, ha creato l’essere umano per la comunione, inscrivendo nel suo essere la dimensione delle relazioni. Così, la nostra vita, plasmata a immagine della Trinità, è chiamata a realizzare pienamente sé stessa nel dinamismo delle relazioni, dell’amicizia e dell’amore vicendevole. Siamo creati per stare insieme, non da soli. E proprio perché questo progetto di comunione è inscritto così a fondo nel cuore umano, l’esperienza dell’abbandono e della solitudine ci spaventa e ci risulta dolorosa e perfino disumana. Lo diventa ancora di più nel tempo della fragilità, dell’incertezza e dell’insicurezza, spesso causate dal sopraggiungere di una qualsiasi malattia seria.
Prendiamoci cura di chi soffre ed è solo, magari emarginato e scartato. Con l’amore vicendevole, che Cristo Signore ci dona nella preghiera, specialmente nell’Eucaristia, curiamo le ferite della solitudine e dell’isolamento. E così cooperiamo a contrastare la cultura dell’individualismo, dell’indifferenza, dello scarto e a far crescere la cultura della tenerezza e della compassione.
Gli ammalati, i fragili, i poveri sono nel cuore della Chiesa e devono essere anche al centro delle nostre attenzioni umane e premure pastorali. Non dimentichiamolo! E affidiamoci a Maria Santissima, Salute degli infermi, perché interceda per noi e ci aiuti ad essere artigiani di vicinanza e di relazioni fraterne.

Preghiera per la XXXII Giornata Mondiale del Malato

Padre, ricco di misericordia,
guarda le nostre ferite,
risana i cuori afflitti
e guida i nostri passi.
Fa’ che nella sofferenza
non ci sentiamo soli,
che qualcuno prenda le nostre mani
e ci doni quella pace che,
attraverso Cristo, viene da Te.
Facci respirare già su questa terra,
per il dono dello Spirito Santo,
quell’aria di cielo
che un giorno godremo con Te. Amen.
papa Francesco