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Cirillo e Metodio, i giganti dell'evangelizzazione nell'Europa dell'est

Articoli - 12 febbraio 2023
Originari di Salonicco (Grecia), i due fratelli furono zelanti evangelizzatori dei popoli slavi nel corso del IX secolo e vennero dichiarati nel 1980 compatroni d'Europa da Giovanni Paolo II, per quella loro straordinaria capacità di inculturare la fede in ambienti pagani di cultura diversa da quella greco-romana.
A loro si deve l'invenzione di quella peculiare scrittura cheva sotto il nome di "cirillico", alfabeto che servì per tradurre in lingua slava la Bibbia.
Il cirillico avvicinò moltissimo i bulgari e tutti i popoli slavi al mondo greco-bizantino: questo alfabeto si componeva di trentotto lettere, delle quali ben ventiquattro prese dall’alfabeto greco, mentre le altre appositamente ideate per la fonetica slava. Ciò comportò una grande facilità nel trapiantare in slavo l’enorme tradizione letteraria greca. La nuova lingua soppiantò ovunque il glagolitico e rese celebre sino ai giorni nostri il nome del suo ideatore.