Con Maria verso la Pentecoste
Articoli - 24 maggio 2009
Lo spirito della Pentecoste per essere uomini e donne nuovi
Siamo giunti oramai alla fine del mese di maggio, mese tradizionalmente legato a Maria e caratterizzato dalla preghiera del “fioretto”. Sono stato molto colpito e contento nel vedere la cura con cui le persone che hanno ospitato questa preghiera semplice nelle loro case, abbiano preparato tutto con grande attenzione. Si respirava un clima di familiarità, di accoglienza e di disponibilità. Maria è la persona che ha sempre saputo vivere questi due sentimenti: ha accolto l’annunzio dell’angelo che le proponeva una strada tutt’altro che chiara e sicura, ma poi ha accolto con gioia Gesù e di Lui è diventata discepola rimanendo con Lui in tutti i momenti della vita, vivendo assieme a Lui le situazioni più diverse fino ai piedi della croce. Cosa voglia dire per una madre vedere morire il proprio figlio credo non sia semplice, eppure lei, sotto quella croce, ha accolto con gioia l’ultima volontà del suo figlio morente: diventare Madre della Chiesa, prendendo con se Giovanni, il discepolo amato. Ma sempre ha vissuto l’atteggiamento della disponibilità, “avvenga di me quello che hai detto” ha risposto all’angelo; non ha mai esitato nel compiere la volontà di quel Dio che Gesù ha manifestato. Così tutta la sua vita è stata un unico grande si alla Parola di Dio. In questo senso Maria si è resa disponibile ad attuare per il bene di tutti la volontà di Dio: chissà quante domande conservava nel suo cuore, quanti dubbi le saranno venuti vedendo suo figlio ora accolto, ora rifiutato o deriso dalla gente, dai “custodi” della fede… Ella è stata la donna della responsabilità e nel giorno di Pentecoste ha annunciato con coraggio - assieme agli apostoli - Gesù risorto da morte, dando ragione della sua fede. Questo spirito, lo Spirito della Pentecoste è quello che dobbiamo chiedere insistentemente a Dio per ciascuno di noi, per poter vivere la bella vita del cristiano.