Gesù Lavoratore

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Ribaltati come calzini

Articoli - 30 ottobre 2016
La santità: strada possibile per tutti
Zaccheo è un usuraio, diremmo oggi, un furbo senza scrupoli come i caimani che squartano la finanza italiana: al centro il profitto, il resto è relativo. È rispettato, temuto dai suoi concittadini: basta un suo gesto e i soldati romani intervengono. Ma è rimasto solo. La ricchezza e il potere sono avari di amici e di gratuità. Zaccheo ha sentito parlare del Galileo, quel tale Nazareno che la gente crede un guaritore, un profeta e, curioso, lo vuole vedere senza farsi vedere. E accade l'inatteso: Rabbì Gesù lo stana, lo vede, gli sorride: scendi Zaccheo, scendi subito, vengo da te. Gesù non giudica, né teme il giudizio dei benpensanti di ieri e di oggi: va a casa sua, si ferma, porta salvezza. Zaccheo è confuso, turbato, vinto: in dieci minuti la sua vita è cambiata, il famoso Jeshua bar Joseph è venuto a casa sua. Si sente ribaltato come un calzino, Zaccheo. Proprio lui cercava Gesù, non si è sbagliato di persona. Proprio lui voleva, non c'è dubbio. Gesù non ha posto condizioni, è venuto a casa di un peccatore incallito. Zaccheo fa un proclama che lo porterà alla rovina (leggete! Restituisce quattro volte ciò che ha rubato!), ma che importa? È salvo ora. Non più solo sazio, solo temuto, solo potente. No, salvo, discepolo, finalmente. Lui, temuto ed odiato, ora è discepolo.
Noi? Noi siamo disposti ad essere ribaltati come calzini da Gesù? Siamo disposti a riconoscere le nostre fragilità, le nostre durezze, le nostre povertà e restituire quattro volte tanto - attraverso la nostra conversione - a coloro a cui abbiamo fatto un torto? Siamo disposti a riallacciare rapporti di pace con chi ci considera nemici? Quanto ci impegniamo per diventare costruttori di pace e concordia?
Tra pochi giorni celebreremo la festa di tutti i Santi: essa ci proietta in una famiglia di persone imperfette ma che hanno saputo mettere sempre al centro Gesù. I "poveri in spirito" sono proprio questi: sono coloro che sanno che né ricchezza, né prestigio, né i titoli di questo mondo servono per essere salvati, ma solo la piena e totale adesione a Cristo per arrivare, con dice san Paolo, ad avere gli stessi sentimenti di Cristo affinché chi guarda noi possa vedere lui.