Gesù Lavoratore

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Trasfigurati per essere inadeguati

Articoli - 8 marzo 2009
La mia fragile testimonianza: un grande dono per il mondo
Da qualche giorno abbiamo iniziato l'itinerario della Quaresima: dopo l'imposizione delle ceneri la liturgia ci ha portato nel deserto con Gesù per capire come, davanti a satana e alle sue tentazioni, noi possiamo restare saldi e sicuri solo se fondati in Cristo Gesù. Ma sembra quasi che la preoccupazione della Chiesa sia quella di non correre il rischio di perderci nel cammino e allora ecco splendente più che mai l'episodio della trasfigurazione.
Perché Gesù si trasfigura? Cosa vuol dire a me questa pagina di vangelo? Attraverso questo brano si parla di noi, di quello che ci appartiene già e non ancora perché ognuno di noi sarà trasfigurato, cioè trasformato proprio come è capitato a Gesù. ma questo non è qualcosa che riguarda il futuro, ma riguarda l'oggi: è oggi che attraverso il cammino di conversione io posso trasfigurarmi, rimettere ordine nella mia vita, capire quello che è essenziale e quello che è in più. È oggi che mentre faccio la preghiera ho la possibilità di vedere il mondo e me stesso trasfigurato. È oggi che, dopo essere sceso dal monte, io devo rendere la mia testimonianza, a volte insidiata dal dubbio, dell'amore infinitamente grande di Dio per ogni uomo. La trasfigurazione chiede a me di essere una persona nuova, rigenerata, e io attraverso la mia piccola o grande fede mi devo compromettere perché il mondo diventi simile alla Gerusalemme celeste dove tutti, sotto la guida dell'Agnello, vivono in pace, dove il Signore tergerà ogni lacrima e cancellerà ogni discriminazione, dove la pace non resta una parola ma diviene stile di vita, dove le persone saranno considerate non per il titolo che hanno o per il conto in banca ma perché fratello e sorella fatti ad immagine di Dio.
Come sarebbe bello se già da adesso, dalle nostre case potessimo agire così: forse il mondo sarebbe davvero migliore e noi ci renderemmo conto di quanto ancora inadeguato sia il vangelo di Gesù.
don Luca