Gesù Lavoratore

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IV Domenica del Tempo Ordinario

Articoli - 3 febbraio 2019
La civiltà dell'amore
1a lettura: Ti ho stabilito profeta delle nazioni.
2a lettura: Rimangono la fede, la speranza, la carità; ma la più grande di tutte è la carità.
Vangelo: Gesù come Elia ed Eliseo è mandato non per i soli Giudei.

Amore. Parola usata e abusata. La senti ripetuta in ogni contesto: in famiglia, in chiesa, sui giornali, nelle poesie, nelle canzonette, al cinema… Sembrerebbe la realtà più forte del mondo di oggi. Ma le cronache e le esperienze ti dicono che l’amore vero, incarnato, non si trova ad ogni passo.
Eppure ne abbiamo bisogno - di offrirlo e di riceverlo - come di un importante alimento quotidiano. Senza amore - come senz'aria e senz'acqua - la vita delle persone si spegne. E così la vita delle famiglie, delle città, dei popoli. Dove, invece, le relazioni umane cominciano a funzionare secondo la logica della comprensione reciproca, dell’amorevolezza, del perdono, la vita rifiorisce. Prova a rileggere la seconda lettura di oggi, l’Inno alla Carità di San Paolo.
«La carità è magnanima, è benevola; non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d’orgoglio, non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia ma si rallegra della verità. Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta».
Che programma affascinante! Tu stesso hai provato più volte a fare così: avere pazienza, essere benevolo, dimenticare i torti… Ma dopo un po’ ti accorgi che, pur con tutta la buona volontà, con le tua forze non ce la fai.
Non lasciarti prendere dal pessimismo. Se guardi bene dentro di te, scopri ancora tanta voglia e capacità di bene; se ti guardi intorno, scopri tanta gente che, senza gesti straordinari, vive ogni giorno l’amore concretamente (hai guardato bene nella tua famiglia?).
Ma soprattutto non lasciarti afferrare dalla sfiducia, L’amore vivo e totale, che chiamiamo “carità”, non è una semplice risorsa umana, ma un dono di Dio, che ci vuole simili a lui. Ne hai ricevuto un germoglio nel Battesimo; perché il frutto sia completo, devi pregare con umiltà e fiducia. Non sei solo. Lo Spirito Santo è in te per aiutarti nell'impresa di amare.