Gesù Lavoratore

Nell’ambito della visita pastorale, venerdì 10 gennaio il Patriarca ha incontrato, presso la Chiesa della Madonna della Salute di Catene, i catechisti dell’iniziazione cristiana, i catechisti del Battesimo, i capi scout, gli educatori dei gruppi giovanili, gli animatori delle Piccole Comunità e dei Gruppi di Ascolto, di tutte le comunità del Vicariato di Marghera, riuniti insieme per la GIORNATA DELL’ANNUNCIO.
Dopo un momento iniziale di preghiera, sono state proposte alcune video-testimonianze di persone che frequentano le parrocchie del Vicariato e che in diversi momenti della loro vita hanno tutte sperimentato l’ACCOGLIENZA e la VICINANZA di una comunità parrocchiale. Persone che sono grate per l’attenzione ricevuta, che hanno superato momenti di difficoltà, che hanno riscoperto la fede, ma anche che talvolta faticano ad accettare la Chiesa come “istituzione” con i suoi sì e i suoi no. Pensiamo ad esempio a chi vive una situazione irregolare nel matrimonio e non può ricevere l’Eucaristia. La riflessione su queste testimonianze, è stata oggetto dei lavori di gruppo, un’occasione di confronto e condivisione tra persone che nel Vicariato operano negli stessi ambiti di servizio. Sono emerse alcune domande, poste poi al Patriarca. Come mai la Chiesa nelle nostre comunità è ancora troppo clericalizzata? Come essere più “attraenti”? Come riuscire ad accogliere davvero tutti?
Il Patriarca, nel suo intervento conclusivo, ci ha richiamati all’essenziale: guardare al Crocifisso.
Forse, se noi avessimo voluto salvare il mondo, avremmo scelto un altro criterio. Gesù, persona “politicamente scorretta”, a volte delude, a volte sembra debole. Gesù si è dovuto scontrare con il rifiuto che però conferma la bontà dell’annuncio. E noi, da che parte stiamo? Se Gesù non è il bene che vogliamo comunicare, che cosa comunichiamo? Chi comunichiamo? Se aprirci agli altri non è aprirci a Gesù, che cos’è quello che facciamo? Dobbiamo essere capaci come Chiesa, preti e laici, di INCONTRARE di più il Signore! Il cambiamento, la risposta ai bisogni, si incontrano con la parola di Gesù “CONVERTITI!”, cioè cambia dentro di te, cambia il tuo cuore. La prima operazione da fare, ci esorta il patriarca, è dentro di noi, è l’incontro con il Signore Risorto. Da qui, nascono l’ascolto, il dialogo, l’accoglienza e il rispetto reciproco che possono portare a migliorare il nostro modo di essere e vivere la Chiesa. Guardiamo Lui, poi guardiamoci e procediamo.
Grazie Patriarca Francesco!