Gesù Lavoratore

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Giornata della Carità

16 febbraio 2025
Seguendo la tecnica del “world cafè”, le numerose persone presenti alla mattinata di sabato 8 febbraio - sedendosi intorno ai tavolini - si sono lasciate interrogare. L’obiettivo del world cafè è mettere a disposizione la forza delle conversazioni informali al fine di mobilitare in modo creativo pensieri, condividere conoscenze e generare cambiamento.
La mattinata di lavoro con gli operatori dell’ambito della Carità – in occasione della Visita Pastorale - si è aperta consegnando a tutti i presenti una icona raffigurante il Buon Samaritano, che riportava una preghiera “Fa’ o Signore che sperimentiamo la grande possibilità di curare dei corpi incontrando le persone con tutta la loro ricchezza e complessità”.
Nella parabola del buon samaritano, il samaritano rappresenta colui che dimostra amore e compassione verso il prossimo, indipendentemente dalle differenze e dai motivi di attrito. Da un punto di vista simbolico, questo personaggio incarna l’amore universale che va oltre le barriere e le divisioni. Egli sovverte le aspettative e dimostra che la vera religiosità si manifesta nella compassione e nell’aiuto concreto.
Seguendo lo stile del buon samaritano abbiamo guardato ciò che succede ai bordi della strada: le difficoltà legate al lavoro, l’emergenza abitativa, le dipendenze, la vita di strada, il carcere, la povertà economica. E abbiamo visto come poter accompagnare alla locanda le persone in difficoltà: il Centro d’ascolto, l’emergenza rifiuti tessili, raccolta e distribuzione viveri, la rivista Scarp de Tenis, il Roof Garden, Giovani a servizio.
Durante la mattinata, è emerso un ricco dibattito, con il Patriarca che ha partecipato attivamente ai tavoli di confronto. I concetti chiave emersi sono stati:
- I Care: l’importanza di essere una comunità che sa stare insieme, anche senza risolvere i problemi, ma accompagnando le persone. È emerso chiaramente che "I Care", ovvero "Mi interessa", non è solo un concetto astratto, ma un impegno concreto che ognuno di noi può assumersi. Questo implica non solo l’interesse per gli altri, ma anche il coraggio di stare accanto alle persone senza necessariamente risolvere i loro problemi, ma piuttosto accompagnandole e ascoltandole in un cammino condiviso. È anche importante avere anche il coraggio di non risolvere i problemi ma di essere Comunità che sa stare criticamente sul territorio rischiando anche lo scoraggiamento.
• BES (Benessere Economico Sociale): misurare il progresso non solo economico, ma anche sociale e ambientale. In questo contesto è importante ricordare che il concetto di povertà non si riduce a quello economico, ma abbraccia una dimensione più complessa che include la povertà valoriale, culturale e di istruzione. Si riconosce, quindi, che non esiste un’unica definizione di povertà, ma tante forme che si intrecciano, creando situazioni di marginalità e esclusione a vari livelli.
• La speranza, l’empatia, l’umiltà e l’accompagnamento sono le chiavi per aiutare concretamente le persone in difficoltà.
L'incontro ha sottolineato come il cambiamento reale passi dalla comunità e dall'impegno condiviso.
Questo incontro non è stato un punto di arrivo, ma l'occasione per prendere un impegno di cura nei confronti di Marghera.
Tiziana Salin