Gesù Lavoratore

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La pace è finita andate a messa

12 aprile 2009
La pace è finita, andate a messa.
Il frutto dell’eucaristia dovrebbe essere la condivisione dei beni. Celebrando una messa dovrei dividere per metà, celebrandone due in quattro… e così via. I nostri comportamenti invece sono l’inversione di questa logica.
Le nostre messe dovrebbero smascherare i nuovi volti dell’idolatria.
Le nostre messe dovrebbero metterci in crisi ogni volta. Per cui per evitare le crisi bisognerebbe ridurle il più possibile. Non fosse altro che per questo.
Dovrebbero smascherare le nostre ipocrisie e le ipocrisie del mondo. Dovrebbero far posto all'audacia evangelica. Non dovrebbero servire agli oppressori. Dietrich Bonhoeffer diceva che non può cantare il canto gregoriano colui che sa che un fratello ebreo viene ammazzato. Non si può cantare il canto gregoriano quando si sa che il mondo va così. Tante volte anche noi, presi da una fede flaccida, svenevole, abbiamo fatto dell’eucaristia un momento di dilettazioni piacevoli, morose, di compiacimenti estenuanti che hanno snervato proprio la forza d’urto dell’eucaristia e ci hanno impedito di udire il grido dei Lazzari che stanno fuori la porta del nostro banchetto. Se dall’eucaristia non parte una forza prorompente che cambia il mondo, che dà la voglia dell’inedito, allora sono eucaristie che non dicono niente. Se dall’eucaristia non si scatena una forza prorompente che cambia il mondo, capace di dare a noi credenti – a noi presbiteri che celebriamo – l’audacia dello Spirito santo, la voglia di scoprire l’inedito che c’è ancora nella nostra realtà umana, è inutile celebrare l’eucaristia. E qui da noi c’è un inedito impensabile: basterebbe riferirsi a coloro che non vengono a messa, a tutti coloro che non conoscono Gesù Cristo. Questo è l’inedito nostro: la piazza. Lì ci dovrebbe sbattere il Signore, con una audacia nuova, con un coraggio nuovo. Ci dovrebbe portare là dove la gente soffre oggi. Anche come Chiesa che ama, come Chiesa che si dispera per portare un brandello di speranza agli altri, noi spesso non siamo un segno efficace, un segno chiaro. La Messa ci dovrebbe scaraventare fuori. Anziché dire la messa è finita, andate in pace, dovremmo poter dire la pace è finita, andate a messa.
Chè se vai a Messa finisce la tua pace.
don Tonino Bello