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Testimonianza di un pellegrinaggio

Articoli - 22 maggio 2016
Di ritorno da Lourdes
Come annunciato la scorsa settimana, in questo numero troverete le testimonianze degli amici che nei giorni scorsi sono stati pellegrini a Lourdes.
Una decina di persone, giovani e diversamente-giovani, hanno preso sul serio l'invito che la Madonna ha fatto a santa Bernardetta di andare in processione alla grotta e con coraggio, fiducia, dubbi e curiosità affidandosi all'esperienza e alla cura degli amici dell'UNITALSI dopo tante ore di treno sono arrivati alla destinazione desiderata.
I nostri giovani - arrivati in stazione a Lourdes - hanno subito iniziato il loro servizio caricando le valigie nei diversi autobus che avrebbero accompagnato i pellegrini nei rispettivi alberghi. Poi, nei giorni “normali” del pellegrinaggio, i ragazzi erano impegnati ad accompagnare i malati con le carrozzine nei vari luoghi per vivere assieme i momenti di preghiera o per aiutarli a trovare qualche momento di intimità.
Gli altri amici della parrocchia, invece, arrivati in stazione a Lourdes sono saliti negli autobus e si sono recati nella struttura dell'UNITALSI - il “Salus Infirmorum” che è il ricovero per i malati oltre che la sede centrale, un albergo e la sede dei cappellani dell'UNITALSI - dove hanno trovato la loro camera.
Tutti, poi, abbiamo iniziato ufficialmente il nostro pellegrinaggio con la messa della sera. Assieme a noi sono venuti anche diversi sacerdoti: don Giorgio, sacerdote salesiano compagno di classe del nostro don Filippo, che ha portato con se alcuni studenti di quarta superiore del Collegio Astori di Mogliano; don Lorenzo, cappellano del Duomo di Mestre; don Matteo, un sacerdote veronese; don Benvenuto, assistente spirituale della sottosezione dell'UNITALSI di Chioggia; don Lio, assistente spirituale della sottosezione Aziendale (la nostra) dellUNITALSI; mons. Centenaro storica presenza del pellegrinaggio a cui tutti vogliamo molto bene. C'erano anche due vescovi: mons. Adriano Tessarollo, vescovo di Chioggia e mons. Dino De Antoni, arcivescovo emerito di Gorizia.
Non è certo semplice condensare in poche righe quello che una persona prova, vive, sperimenta in quel luogo. Soprattutto se ci va per la prima volta. Spero che anche voi, com'è capitato a me, riusciate a cogliere la bellezza, l'importanza e la profondità di queste semplici testimonianze.
Grazie agli amici che hanno voluto condividere con noi ciò che hanno provato nei giorni intensi di pellegrinaggio. Questo è anche un invito a pensare se, magari il prossimo anno, non possiamo tutti essere pellegrini e raggiungere assieme quella grotta lasciandoci conquistare dalla dolcezza, dalla tenerezza di Maria che altro non offre che quell'Acqua che può veramente dissetare ogni bisogno umano; quell'Acqua che rigenera la vita di chi sceglie di berla; quell'Acqua che consola e da speranza; quell'Acqua che ci tira fuori dalla fatica della vita e ci dice “Coraggio, sono io, non aver paura”; quell'Acqua che è Gesù Cristo.
Tutti i partecipanti al pellegrinaggio si sono dati appuntamento nella nostra parrocchia domenica 29 maggio alle 15:00 per un momento di condivisione, per celebrare assieme la messa, per ripercorrere idealmente il pellegrinaggio da poco terminato.
don Luca