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Quaresima 2021 - Cammino comunitario

28 febbraio 2021
Nel Febbraio del 2015 Banksy gira un video a Gaza per mostrare la situazione dopo la guerra con Israele, in cui sono morte più di 2.000 persone e 100.000 invece restano sfollate.
L’artista ha commentato: “Un uomo mi ha chiesto cosa significasse la mia opera, e ho spiegato che volevo mostrare la distruzione di Gaza mettendo foto sul mio sito, ma che la gente su Internet guarda solo foto di gattini”.
Così Banksy disegna questo tenerissimo gattino bianco siberiano su quel che rimane di un muro di chissà quale edificio di Gaza. All’artista piace far interagire le sue opere con l’ambiente e con gli oggetti che le circondano nella realtà; così il gattino gioca non con un finto gomitolo di lana dipinto, ma con un gomitolo reale, un groviglio di ferri arrugginiti tirati fuori dalle macerie che circondano il suo murales.
È certamente provocatorio dipingere un gattino così vezzoso in mezzo a tutta quella distruzione! Un espediente per far guardare oltre il muro dipinto alle macerie, alla distruzione, alla rovina causata dalla guerra.
Proviamo a leggere questo murales alla luce del Vangelo di questa domenica. Il bel gattino è di colore bianco (come le vesti candide di Gesù trasfigurato) e il gatto bianco, in linea generale, simboleggia libertà da pesi, sofferenze, privazioni e punizioni. In molte culture il gatto bianco porta benedizioni e protezione. Insomma il gattino come un piccolo frammento di bellezza, di tenerezza, di completamente altro dal mondo che lo circonda fatto di rovine e distruzione, di dolore e sofferenza.
Come la trasfigurazione, è un anticipo della Pasqua sulla via della Croce. Lasciamoci trasfigurare dall’Amore con l’ascolto della parola di Dio e saremo così in grado di guardare oltre il muro dipinto, di guardare le macerie con occhi nuovi portando conforto e speranza a chi soffre.