Gesù Lavoratore

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Festa del 1° maggio

Articoli - 23 febbraio 2014
Dal 24 aprile al 4 maggio 2014
Siamo partiti ad organizzare il tutto!
Anche quest'anno abbiamo la nostra festa. Dico la nostra festa perché questo è il momento della comunità, della comunione tra le persone che di domenica in domenica è di giorno in giorno animano, popolano, vivono questi spazi, gli spazi della parrocchia.
Sono perfettamente consapevole che è impossibile andare d'accordo con tutti, che non tutti possono essersi simpatici, ma sono altrettanto convinto - lo scrivo con molto entusiasmo e grande determinazione - che continuare il teatrino del “questa persona si, quella no” non porta beneficio a nessuno e diviene il male della comunità.
Riscoprire il valore profondo dello stare assieme, la bellezza - anche se faticosa - del lavorare assieme, l'impegno comune per dare un volto bello al nostro quartiere credo non siano solo delle considerazioni sociali, ma abbiano la loro radice profondamente radicata nel Vangelo di Gesù Cristo (leggete con attenzione quello di oggi, per esempio).
Vedere persone che da altre parti vengono a Marghera, nel nostro quartiere per aiutare, vivacizzare, rinvigorire la popolazione da una parte mi rende contento ma dall'altra mi fa porre la domanda se noi che viviamo qui abbiamo voglia di promuoverci, di rimboccarci le maniche e rendere bello lo spazio nel quale viviamo sia dal punto di vista estetico che, prima di tutto, da quello socio-culturale. Vivere nell'assistenzialismo non porta a nulla di buono; lottare per un mondo bello ti fa sentire vivo e soddisfatto del tuo operato. La festa del 1 maggio può essere anche questo.
Abbandoniamo allora ciò che è male e abbracciamo ciò che è bene e ritroviamo la voglia di essere un cuor solo e un'anima sola. Se non lo facciamo per noi (che sarebbe la cosa più saggia) facciamolo almeno per i nostri bambini e giovani.
don Luca